il secondo volume della collana beni culturali
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"Non Voltarti" di rosina quaranta apre la nuova
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RiccardoCondòEditore presenta il secondo volume della collana Luso-fonie: “Passaggi”, un romanzo di una protagonista indiscussa della letteratura portoghese contemporanea, Teolinda Gersao. Un testo coraggioso, delicato, a tratti surreale, intriso di lusofonia.
Teolinda Gersao riesce a depurare di ogni tristezza l’inevitabilità della vita in un inarrestabile crescendo narrativo, in cui le voci distinte dei protagonisti si accordano in un solare inno alla vita e alla donna. Con tutta la musicalità e la teatralità della lingua portoghese, esaltate dalla traduzione di Daniela Stegagno, direttrice della collana. |
Alcuni passi diventano impronte e restano così per qualche ora, poi scompaiono. Se li riprende il sentiero, non ci appartengono, sono orme ormai lontane. Ma certe volte, nel tempo buono, accade che ricompaia un passo, e da lì partono parole che riportano racconti.
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“21 poesie invece di chiederti come stai” nasce come raccolta di versi di Paolo Fiorucci, il Libraio di Notte, per accompagnare gli appuntamenti librari e musicali dell’estate del 2019.
Distribuita inizialmente solo ai frequentatori della libreria, adesso è cresciuta fino a diventare una preziosa plaquette che ospita versi di strada, poesie d’amore e schegge di contemporaneità. |
“La Nave di Icaro seguito da Immagine e miraggio della Lusofonia”, opera insignita del Premio Pessoa nel 2011, è il primo volume della collana Luso-fonie, dedicata al mondo di espressione portoghese. Raccoglie venti saggi di Eduardo Lourenço, scritti intorno alla fine del millennio, dedicati, da una parte, a una riflessione d’insieme sulla cultura portoghese e sull’immaginario lusitano e, dall’altra, alle nuove sfide derivanti dall’appartenenza al neo dichiarato spazio lusofono.
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Collana Strumenti
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Ketâb-e Âdâb al-nesvân è un manoscritto persiano dedicato agli usi e costumi delle donne nella Persia del XIX secolo. L’unica copia censita dell’opera, conservata presso la München Bayerische Staatsbibliothek, è stata trascritta, tradotta e annotata da Maryam Mavaddat. Il testo costituisce uno strumento di primaria importanza per comprendere come sia stato possibile per alcuni autori di epoca Qâjâr, partendo da una letteratura encomiastica, transitare attraverso forme letterarie più satiriche, per approdare infine a contenuti letterari con funzione di critica sociale per indirizzare il comportamento femminile. Tale tipologia di letteratura di formazione mira a criticare la conoscenza religiosa delle donne e rappresenta l’aspetto folkloristico della società.
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Forugh Farrokhzâd (1935 - 1967) è stata una delle voci più intense del panorama artistico e letterario del XX secolo. Spirito libero, intellettuale raffinata e poliedrica, con le sue poesie sfidò i rigidi e complessi schemi culturali e religiosi del suo paese, l’Iran, diventando un punto di riferimento dei movimenti di emancipazione femminile di tutto il mondo. Poetessa, traduttrice, attrice e documentarista, pagò il prezzo della sua fiera libertà con una vita privata tormentata, negli affetti e nella salute. Nel 1965, l’Unesco realizzò due cortometraggi sulla sua vita, che si interruppe bruscamente due anni dopo, all’età di soli 32 anni, a causa di un terribile incidente stradale a Tehran. In questo volume sono pubblicate, con il testo persiano a fronte, due raccolte della sua produzione poetica, Un’altra nascita (1964) e Crediamo all’inizio della stagione fredda (1970, postuma) e, nell’appendice, alcune lettere e interviste e un estratto del suo diario del viaggio in Italia del 1956.
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Questo libro comprende studi e note inediti o pubblicati in sedi di non sempre facile reperibilità, qui aggiornati e rivisti, che affrontano particolari temi o propongono alcuni spunti di riflessione intorno a figure rappresentative e aspetti metodologici della storiografia e della critica architettonica.
Tali scritti si rivolgono a quanti si interessino di architettura proponendosi di presentarne la critica e la storia come componenti essenziali della formazione e della stessa attività professionale di un architetto. Alcuni degli argomenti trattati sono infatti approfondimenti che hanno preso spunto dalle lezioni, e dalle proficue discussioni con gli studenti che ne seguivano, del corso di Storia della critica e della letteratura architettonica tenuto per molti anni dall’autore nella Facoltà di Architettura di Pescara. A questa pubblicazione si accompagna perciò la speranza che essa possa suscitare ulteriori osservazioni, proposte ed anche dissensi, intorno a tematiche troppo spesso trascurate sia nella saggistica che nella didattica, nella convinzione che nuovi apporti a un tale dibattito non potranno che rivelarsi utili e positivi. |
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