Non ci resta che leggere
di Carlo Alicandri-Ciufelli
Giugno 2025
pp. 334
formato mm 152 x 229
ISBN 9791280882332
euro 20,00
pp. 334
formato mm 152 x 229
ISBN 9791280882332
euro 20,00
In oltre 500 anni, il libro a stampa è rimasto sostanzialmente immutato, a dimostrazione della sua efficacia come strumento di formazione e di trasmissione del sapere.
In questo “metalibro” Carlo Alicandri-Ciufelli parte dalle vicende della sua biblioteca di famiglia e, seguendone gli scaffali, incontra libri antichi e moderni, edizioni rare e particolari, e soprattutto autori, lettori, studiosi, appassionati e collezionisti che popolano un mondo di conoscenza e di cultura. Dalle basi neuro-fisiologiche del linguaggio prende avvio uno studio approfondito e documentato delle diverse fasi che hanno portato alla nascita e all’evoluzione del libro e del suo ruolo nel progresso umano, soffermandosi anche sugli aspetti più tecnici dell’industria tipografica ed editoriale, con interessanti divagazioni sulle manie e sui riti dei bibliofili.
Carlo Alicandri-Ciufelli nasce a Sulmona nel 1950. Dopo la maturità classica, si laurea in medicina specializzandosi in Otorinolaringoiatria. Lavora all’Arcispedale di Reggio Emilia e poi per venti anni è primario Orl nell’ospedale di Teramo. Oltre a numerosi lavori scientifici nel campo medico, ha pubblicato studi di storia della medicina, di storia del Risorgimento, di storia locale, di bibliologia e cinque libri di vario argomento storico. Gli ultimi pubblicati sono stati nel 2017 “Gnoremae’: Spunti e riflessioni su alfabetizzazione, istruzione ed evoluzione linguistica in Abruzzo (e in Italia) dall’unità del Paese. Il contributo di alcuni illustri abruzzesi”, nel 2020 “Dal Rotilio del 500 – un Grimorio del 1873 e i rapporti tra magia, religione e medicina” e nel 2021 “Astrologia e Medicina – Gli anni climatterici secondo Giuseppe De’ Rossi, Sulmonese”. È Rector della associazione degli ex alunni del Liceo Ovidio di Sulmona (PONAlumni) e presidente della storica Accademia Sulmonese degli Agghiacciati.
In questo “metalibro” Carlo Alicandri-Ciufelli parte dalle vicende della sua biblioteca di famiglia e, seguendone gli scaffali, incontra libri antichi e moderni, edizioni rare e particolari, e soprattutto autori, lettori, studiosi, appassionati e collezionisti che popolano un mondo di conoscenza e di cultura. Dalle basi neuro-fisiologiche del linguaggio prende avvio uno studio approfondito e documentato delle diverse fasi che hanno portato alla nascita e all’evoluzione del libro e del suo ruolo nel progresso umano, soffermandosi anche sugli aspetti più tecnici dell’industria tipografica ed editoriale, con interessanti divagazioni sulle manie e sui riti dei bibliofili.
Carlo Alicandri-Ciufelli nasce a Sulmona nel 1950. Dopo la maturità classica, si laurea in medicina specializzandosi in Otorinolaringoiatria. Lavora all’Arcispedale di Reggio Emilia e poi per venti anni è primario Orl nell’ospedale di Teramo. Oltre a numerosi lavori scientifici nel campo medico, ha pubblicato studi di storia della medicina, di storia del Risorgimento, di storia locale, di bibliologia e cinque libri di vario argomento storico. Gli ultimi pubblicati sono stati nel 2017 “Gnoremae’: Spunti e riflessioni su alfabetizzazione, istruzione ed evoluzione linguistica in Abruzzo (e in Italia) dall’unità del Paese. Il contributo di alcuni illustri abruzzesi”, nel 2020 “Dal Rotilio del 500 – un Grimorio del 1873 e i rapporti tra magia, religione e medicina” e nel 2021 “Astrologia e Medicina – Gli anni climatterici secondo Giuseppe De’ Rossi, Sulmonese”. È Rector della associazione degli ex alunni del Liceo Ovidio di Sulmona (PONAlumni) e presidente della storica Accademia Sulmonese degli Agghiacciati.