“21 poesie invece di chiederti come stai” nasce come raccolta di versi di Paolo Fiorucci, il Libraio di Notte. Distribuita inizialmente solo ai frequentatori della libreria, è diventata una preziosa plaquette che ospita versi di strada, poesie d’amore e schegge di contemporaneità. Paolo Fiorucci è il Libraio di Notte.
“21 poesie invece di chiederti come stai” è anche un reading concerto. Paolo Fiorucci, ormai conosciuto come "Il Libraio di Notte" di Popoli e il chitarrista fingerstyle Domenico Gialloreto in un intermezzo di testi e musica, in chiave acustica, di brani inediti e pezzi della migliore canzone d'autore italiana, da De André ai giorni nostri, passando per Tenco, Guccini, De Gregori, Paoli, Graziani, Dalla, Fabi, Brunori Sas e altri.
Dicono di lui:
Queste sono le poesie che mi piacciono: chiare e tenere e vere"
[Franco Arminio]
***
"Paolo Fiorucci ha l'Abruzzo nel sangue, come Ivan"
[Anna Bischi Graziani]
***
"Ora amareggiato, ora disincantato, qualche volta rassegnato, talaltra sbalordito, ma sempre gioioso, incredulo, ironico, retoricamente sfottente, mai irridente ma canzonatorio, sfrontatamente pudico e pudicamente sfrontato, amicalmente esortativo, Paolo Fiorucci canta con poetica provocatorietà l'ironica recita di un vivere gioioso di precarie malinconie."
[Massimo Pamio]
“21 poesie invece di chiederti come stai” è anche un reading concerto. Paolo Fiorucci, ormai conosciuto come "Il Libraio di Notte" di Popoli e il chitarrista fingerstyle Domenico Gialloreto in un intermezzo di testi e musica, in chiave acustica, di brani inediti e pezzi della migliore canzone d'autore italiana, da De André ai giorni nostri, passando per Tenco, Guccini, De Gregori, Paoli, Graziani, Dalla, Fabi, Brunori Sas e altri.
Dicono di lui:
Queste sono le poesie che mi piacciono: chiare e tenere e vere"
[Franco Arminio]
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"Paolo Fiorucci ha l'Abruzzo nel sangue, come Ivan"
[Anna Bischi Graziani]
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"Ora amareggiato, ora disincantato, qualche volta rassegnato, talaltra sbalordito, ma sempre gioioso, incredulo, ironico, retoricamente sfottente, mai irridente ma canzonatorio, sfrontatamente pudico e pudicamente sfrontato, amicalmente esortativo, Paolo Fiorucci canta con poetica provocatorietà l'ironica recita di un vivere gioioso di precarie malinconie."
[Massimo Pamio]