Ketâb-e Âdâb al-nesvân è un manoscritto persiano dedicato agli usi e costumi delle donne nella Persia del XIX secolo. L’unica copia censita dell’opera, conservata presso la München Bayerische Staatsbibliothek, è stata trascritta, tradotta e annotata da Maryam Mavaddat. Il testo costituisce uno strumento di primaria importanza per comprendere come sia stato possibile per alcuni autori di epoca Qâjâr, partendo da una letteratura encomiastica, transitare attraverso forme letterarie più satiriche, per approdare infine a contenuti letterari con funzione di critica sociale per indirizzare il comportamento femminile. Tale tipologia di letteratura di formazione mira a criticare la conoscenza religiosa delle donne e rappresenta l’aspetto folkloristico della società.
Maryam Mavaddat
Iraniana e residente in Italia, ricercatrice indipendente, dopo la Laurea Triennale in Lingue presso l’Università “G. D’Annunzio” di Pescara (Arabo-Russo) e la Laurea Specialistica in Traduzione (Arabo-Persiano) presso “La Sapienza” di Roma, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Studi Iranici presso l’Università “L’Orientale” di Napoli. Si occupa primariamente di manoscritti inediti del XVII-XIX secolo relativi alla società femminile iraniana.
Maryam Mavaddat
Iraniana e residente in Italia, ricercatrice indipendente, dopo la Laurea Triennale in Lingue presso l’Università “G. D’Annunzio” di Pescara (Arabo-Russo) e la Laurea Specialistica in Traduzione (Arabo-Persiano) presso “La Sapienza” di Roma, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Studi Iranici presso l’Università “L’Orientale” di Napoli. Si occupa primariamente di manoscritti inediti del XVII-XIX secolo relativi alla società femminile iraniana.