Ipersegno- Collana Ricerca e saggistica
Tommaso Moro coniò nel 1516 il termine “Utopia” per descrivere uno stato ideale, un “non-luogo”. Dal perduto Eden l’uomo continua a costruire “non-luoghi”, città, giardini, architetture: specchi a loro volta di utopie. Specchio sulla terra dell’ordine cosmico è l’intero disegno urbano; nondimeno il disegno del giardino, conforme a quello urbano, è un microcosmo che racchiude il principio ispiratore della città ideale rinascimentale, che affonda la sua iconografia simbolica nella tradizione archetipale.
Pietro D’Amato, architetto e saggista, è nato a Popoli (Pe). Ha curato mostre e iniziative nel campo storico e urbanistico. È autore dei saggi “Corradino d’Ascanio. Odissea di un Inventore”, “Labirinti. Genesi di un segno millenario”, “Popoli. Mille anni di storia urbana” e della raccolta di racconti “Epifanie. Sogni e altro”.
Pietro D’Amato, architetto e saggista, è nato a Popoli (Pe). Ha curato mostre e iniziative nel campo storico e urbanistico. È autore dei saggi “Corradino d’Ascanio. Odissea di un Inventore”, “Labirinti. Genesi di un segno millenario”, “Popoli. Mille anni di storia urbana” e della raccolta di racconti “Epifanie. Sogni e altro”.