Fra il 1900 ed il 1904 alcune centinaia di lavoratori italiani si trasferirono in Siberia, a sud del lago Bajkal, per costruire il tratto più difficile e pericoloso della ferrovia Transiberiana. Nel 1902 Se-bastiano Assergi decise di andare a cercare suo fratello Edmondo, scomparso da oltre un anno in quella terra inospitale e selvaggia. Lasciò il suo paese sulle montagne dell’Italia centrale per raggiungere Irkutsk, nella Siberia orientale. Scoprì che, in quel mondo lontano e isolato, dove in inverno si lavorava anche a cinquanta gradi sotto zero, in condizioni al limite della resistenza umana, la vita e la morte avevano un valore diverso e la sorte di ogni uomo era legata alla forza di carattere, alla volontà di sopravvivere e alla capacità di affrontare il proprio destino.
Antonio Di Loreto, laureato in Architettura, ha lavorato al Ministero della Cultura dove si è occupato di fotografia, audiovisivi ed editoria. Ha ideato e curato manuali e libri fotografici, tra cui: “Foto&Grafia manuale di fotografia a fumetti” e “Abruzzo dal cielo”. È autore, inoltre, di due saggi biografici: “Il mio nome è Gabriele (d’Annunzio), biografia semiseria di un uomo fuori del comune” e “Il mio nome è Ennio Flaiano, vita e carattere di un genio malinconico”.
Antonio Di Loreto, laureato in Architettura, ha lavorato al Ministero della Cultura dove si è occupato di fotografia, audiovisivi ed editoria. Ha ideato e curato manuali e libri fotografici, tra cui: “Foto&Grafia manuale di fotografia a fumetti” e “Abruzzo dal cielo”. È autore, inoltre, di due saggi biografici: “Il mio nome è Gabriele (d’Annunzio), biografia semiseria di un uomo fuori del comune” e “Il mio nome è Ennio Flaiano, vita e carattere di un genio malinconico”.